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La Parrocchia > Descrizione della chiesa
Alto al centro dell'abside, è l'oculo occupato dalla vetrata di Cristo Re. Essa riprende gli usi delle chiese antiche dove, come si può vedere ad esempio nelle cattedrali di Monreale e di Cefalù, lo spazio della chiesa è dominato dall'immagine di Cristo in gloria, il cosidetto Pantocrator, cioè "Il Signore dell'universo" o appunto, come si usa dire oggi, Cristo Re. La collocazione non è casuale: chi si affaccia sulla soglia del tempio è invitato a camminare verso la ben visibile immagine del Signore, così come di tutta la sua vita deve fare un cammino che porta a Lui.Come nelle immagini antiche anche qui ogni particolare ha valore simbolico. Il Cristo veste come i re un abito di porpora (visibile all'altezza del petto), segno della sua divinità, e un mantello azzurro, segno dell'umanità che egli ha preso su di sè. Nella sinistra tiene un libro aperto con la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto greco, alfa e omega, per indicare che egli è il principio e la fine di tutto. La mano destra, sollevata nell'atto della benedizione, tiene le dita divise in un gruppo di tre, ad indicare le Persone della Santissima Trinità, e un gruppo di due, segno delle due nature, l'umana e la divina, che egli porta in sè. La preziosa aureola che ne incorona il capo porta iscritto il segno della Croce, mediante la quale egli ha acquisito il diritto di essere il Signore dell'universo.
Questa vetrata è una sintetica ma ricca professione di fede.
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