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01 DICEMBRE 2024 - I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)
Ger 33,14-16 Sal 24 1Ts 3,12-4,2 Lc 21,25-28.34-36:
La vostra liberazione è vicina.
Commento a cura di padre Gian Franco Scarpitta
Avvento di venuta e di attesa del Dio che ama
Nietzche descrive il mondo e la realtà come un continuo ripetersi immutabile di eventi che sono stati e saranno sempre gli stessi (eterno ritorno) e di questo costante ripetersi della realtà e delle cose che restano immutabili l'uomo subisce il peso e il patimento.
Di certo non è così nella celebrazione di ogni anno liturgico. Esso è apparentemente caratterizzato dalle stesse celebrazioni che si ripetono ogni anno a Natale, Pasqua, Quaresima e altre ricorrenze; in apparenza sembra essere la solita successione di riti e di eventi celebrativi che si susseguono lungo i mesi e sembra non apportare nulla di nuovo nella vita del credente. In realtà, ogni Anno che, come adesso, inizia con l'Avvento e che si sussegue nella varietà dei riti e delle celebrazioni con cui si rivive ogni aspetto del mistero di Cristo, è sempre innovativo e arricchente.... Continua a leggere
AUDIO VANGELO DELLA DOMENICA
Lc 21,25-28.34-36: La vostra liberazione è vicina.
01 DICEMBRE 2024 - I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)
Ger 33,14-16 Sal 24 1Ts 3,12-4,2 Lc 21,25-28.34-36: La vostra liberazione è vicina.
Il commento è di Paolo Curtaz
Il commento è di Paolo Curtaz
LAUDATO SI', L'ENCICLICA DEL PAPA SULL'AMBIENTE
««Laudato si’...»: così nacque la più bella poesia del mondo
«Altissimu, onnipotente, bon Signore, Tue so’ le laude, la gloria, l’honore et onne benedictione, ad Te solo, Altissimo, se konfàno et nullu hono ène dignu Te mentovare».
Il Cantico delle Creature, è una delle più belle composizioni poetiche di tutto il mondo e di ogni tempo.
Era il 1224, e Francesco giaceva ammalato su un lettuccio del suo San Damiano, la chiesetta diroccata dove una ventina di anni prima aveva ricevuto dal Cristo crocifisso il messaggio che aveva cambiato la sua vita e dove erano adesso insediate Chiara e le sue sorelle.
Papa Francesco ha voluto dedicare a quella lode infinita a Dio creatore e al creato la sua nuova enciclica Laudato Si’, che è stata pubblicata il 18 giugno, per ricordarci che l’uomo – proprio secondo la lettera e lo spirito del Genesi – non è il padrone dell’universo (Uno solo è il Padrone) ma che ne è il guardiano, il Custode; e che alla fine dei tempi, come ciascuno di noi dovrà riconsegnare a Dio la sua anima concessagli immacolata e da lui più volte sporcata e strappata, ricucita e ripulita, l’umanità dovrà riconsegnarGli il creato.
Che è stato concesso all’uomo per goderlo in tutta la sua bellezza e nella varietà infinita delle sue luci, dei suoi profumi e dei suoi sapori; ma che non gli è stato dato come un osceno balocco da violare e da prostituire, come un’immonda merce da vendere e comprare, e su cui speculare. Il creato che appartiene a tutti gli esseri umani, e soprattutto agli Ultimi della Terra.