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Parrocchia Santa Maria degli Angeli

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07 APRILE 2024 - II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO B)
At 4,32-35   Sal 117   1Gv 5,1-6   Gv 20,19-31:
Otto giorni dopo venne Gesù.

Commento a cura di Padre Gian Franco Scarpitta
Credere per provare

Sulla resurrezione ci sono criteri di attendibilità che vanno valutati e considerati. Forse non per convincere chi non vi crede che essa sia stato un evento reale, ma almeno per dimostrare che la nostra fede nel Signore Risorto non è difforme o contrastante dalla ragione e dalle facoltà intellettive. Che motivo avrebbero avuto gli apostoli di Gesù e i loro immediati successori di esporsi a tanti rischi, compresa l'effusione del sangue, se l'oggetto del loro annuncio, ossia la resurrezione di Cristo, non avesse riguardato un fatto reale e attendibile?.......................Continua a leggere

AUDIO VANGELO DELLA DOMENICA
Gv 20,19-31: Otto giorni dopo venne Gesù.
07 APRILE 2024 - II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO B)
At 4,32-35 Sal 117 1Gv 5,1-6 Gv 20,19-31: Otto giorni dopo venne Gesù.
Il commento è di Paolo Curtaz
LAUDATO SI', L'ENCICLICA DEL PAPA SULL'AMBIENTE
««Laudato si’...»: così nacque la più bella poesia del mondo

«Altissimu, onnipotente, bon Signore, Tue so’ le laude, la gloria, l’honore et onne benedictione, ad Te solo, Altissimo, se konfàno et nullu hono ène dignu Te mentovare».
Il Cantico delle Creatureè una delle più belle composizioni poetiche di tutto il mondo e di ogni tempo.
Era il 1224, e Francesco giaceva ammalato su un lettuccio del suo San Damiano, la chiesetta diroccata dove una ventina di anni prima aveva ricevuto dal Cristo crocifisso il messaggio che aveva cambiato la sua vita e dove erano adesso insediate Chiara e le sue sorelle.
Papa Francesco ha voluto dedicare a quella lode infinita a Dio creatore e al creato la sua nuova enciclica Laudato Si’, che è stata pubblicata il 18 giugno, per ricordarci che l’uomo – proprio secondo la lettera e lo spirito del Genesi – non è il padrone dell’universo (Uno solo è il Padrone) ma che ne è il guardiano, il Custode; e che alla fine dei tempi, come ciascuno di noi dovrà riconsegnare a Dio la sua anima concessagli immacolata e da lui più volte sporcata e strappata, ricucita e ripulita, l’umanità dovrà riconsegnarGli il creato.
Che è stato concesso all’uomo per goderlo in tutta la sua bellezza e nella varietà infinita delle sue luci, dei suoi profumi e dei suoi sapori; ma che non gli è stato dato come un osceno balocco da violare e da prostituire, come un’immonda merce da vendere e comprare, e su cui speculare. Il creato che appartiene a tutti gli esseri umani, e soprattutto agli Ultimi della Terra.

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