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Parrocchia Santa Maria degli Angeli

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19 MARZO 2023 - IV^ DOMENICA DI QUARESIMA LAETARE (ANNO A)
1Sam 16,1.4.6-7.10-13   Sal 22   Ef 5,8-14   Gv 9,1-41:
Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.

Commento a cura di Padre Gian Franco Scarpitta
La vera luce e chi ce la insegna

Ci avviciniamo sempre più alla Pasqua incoraggiati e motivati da metafore, paradigmi e similitudini con cui Gesù vuole suscitare il nostro interesse verso di sé e per il suo tramite verso il Padre.
La volta scorsa, infatti, conversando con la Samaritana, Gesù le si era proposto come “sorgente di acqua viva che zampilla per la vita eterna”; adesso trovandosi a intervenire sul malessere fisico del giovane non vedente sin dalla nascita, si presenta come “luce”. Entrambi i personaggi hanno in comune un riferimento, cioè un atteggiamento che Gesù adopera dialogando con ciascuno di essi: sia alla Samaritana sia al cieco nato egli ha esclamato: “Sono io che parlo con te”. Parole con le quali si presentava con la sollecitudine divina del Messia, mostrandosi in effetti tale soprattutto scrutando il cuore sia dell'una che dell'altro personaggio, ai quali appare appunto come Messia e Salvatore. Nella prima occasione sotto la metafora di acqua, adesso come la luce. Entrambi elementi sinonimo di vita.....................Continua a leggere

AUDIO VANGELO DELLA DOMENICA
Gv 9,1-41: Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
19 MARZO 2023 - IV^ DOMENICA DI QUARESIMA LAETARE (ANNO A)
1Sam 16,1.4.6-7.10-13 Sal 22 Ef 5,8-14 Gv 9,1-41: Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Il commento è di Paolo Curtaz
LAUDATO SI', L'ENCICLICA DEL PAPA SULL'AMBIENTE
««Laudato si’...»: così nacque la più bella poesia del mondo

«Altissimu, onnipotente, bon Signore, Tue so’ le laude, la gloria, l’honore et onne benedictione, ad Te solo, Altissimo, se konfàno et nullu hono ène dignu Te mentovare».
Il Cantico delle Creatureè una delle più belle composizioni poetiche di tutto il mondo e di ogni tempo.
Era il 1224, e Francesco giaceva ammalato su un lettuccio del suo San Damiano, la chiesetta diroccata dove una ventina di anni prima aveva ricevuto dal Cristo crocifisso il messaggio che aveva cambiato la sua vita e dove erano adesso insediate Chiara e le sue sorelle.
Papa Francesco ha voluto dedicare a quella lode infinita a Dio creatore e al creato la sua nuova enciclica Laudato Si’, che è stata pubblicata il 18 giugno, per ricordarci che l’uomo – proprio secondo la lettera e lo spirito del Genesi – non è il padrone dell’universo (Uno solo è il Padrone) ma che ne è il guardiano, il Custode; e che alla fine dei tempi, come ciascuno di noi dovrà riconsegnare a Dio la sua anima concessagli immacolata e da lui più volte sporcata e strappata, ricucita e ripulita, l’umanità dovrà riconsegnarGli il creato.
Che è stato concesso all’uomo per goderlo in tutta la sua bellezza e nella varietà infinita delle sue luci, dei suoi profumi e dei suoi sapori; ma che non gli è stato dato come un osceno balocco da violare e da prostituire, come un’immonda merce da vendere e comprare, e su cui speculare. Il creato che appartiene a tutti gli esseri umani, e soprattutto agli Ultimi della Terra.

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